lunedì 18 novembre 2013

Istruttrice!

Sono Istruttrice di Spinnig.

Ieri, dopo un esame di 5 ore, suddiviso in 3,5 ore di pratica e 1,5 h di teoria, i Master hanno decretato che sono "abile".

Sono ancora incredula.

E' il primo concreto passo sulla strada che sto cercando di percorrere.

Non riesco a realizzare.

Il cammio è ancora lungo, ci sono tante cose da imparare e su cui lavorare, ma ora so che posso farlo, posso davvero realizzare un sogno.

un bel respiro e avanti....

giovedì 31 ottobre 2013

Il mio Centro



Ormai a scrivere che sto girando come una trottola mi vergogno, visto che sembra essere diventato il mio status di NORMALITA'.

Ma normale non è, e quindi attendiamo tempi migliori.

Ieri mentre correvo a prendere Sara, e poi correvo a fare la spesa, e correvo a preparare la cena, e nel mentre rispondevo a millemila telefonate di lavoro e millemila telefonate di amiche, mentre preparavo la borsa porta-dolci per Halloween da usare stasera, mentre organizzavo i pranzi e le cene dei prossimi giorni per capire cosa scongelare, insomma mentre TROTTOLAVO cercadno di mantenere l'equilibrio fisico e mentale mi sono soffermata un secondo (ma solo uno, di più non ne avevo) a riflettere sul mio centro.

Chi ha visto le cinque Leggende sa di cosa parlo, il nostro Centro, il luogo in cui c'è la nostra essenza, in cui siamo davvero noi e attorno al quale può scatenarsi l'infern senza che questo lo sposti di un cm. Il nostro centro, il Nostro Mondo, il nostro Cuore. il Nostro Noi.

Il mio Centro sono loro. Ale e Sara.

Non ne trovo altri, tutto è labile, tutto passa o può passare, può iniziare e finire, lo sport, lo studio, il lavoro, gli amici, il mio ex marito e la sua fastidiosa famiglia, gli acciacchi, i malumori, i problemi, le gioie, le soddisfazioni, i momenti di luce e quelli bui. Passa tutto. Ma non loro. Loro sono la ME, il mio Centro, il luogo dove mi ritrovo e dove tutto ha un senso. Li sono Chiara, Mamma, Compagna, Amica. Sono io.

mercoledì 23 ottobre 2013

Esausta

Sono esausta.
Ma almeno il mio malessere ha un nome, o quanto meno un inzio di nome, visto che le analisi non sono ancora terminate.

E insieme ad uno status fisico che è quello che è, il turbinio dei miei giorni non mi da tregua, e io sono continuamente strattonata tra "devi riposare" e "ho mille cose da fare".

Studio, tutte le sere e nei fine settimana, studio ogni volta che posso, e più vado avanti più mi pice, più mi sento al mio posto, a casa.

E poi lavoro. Tutto il giorno, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì.

E sono Mamma, tutto il giorno, tutti i giorni, 7 su 7.

E sono Compagna, tutto il giorno, tutti i giorni, 7 u 7.


Ma sono anche Amata, Scelta, Supportata, Ascoltata, Aiutata.

La nuova avventura è in svolgimento, le giornate si srotolano davanti a me senza lascar intravedere mai nulla oltre il domani, e ammetto che al momento va bene così, non ho abbastanza energie per pensare al mese prossimo.
Mi sento fortunata, ogni giorno, 7 su 7.

lunedì 7 ottobre 2013

Di nuove Vite

Ho deciso che non me ne frega poi molto di come sto.

Domani iniziaerò a fare gli esami specifici e quando avrò gli esiti penserò a cosa fare. Per ora voglio riprendermi la mia vita.

E ultimamente è alquanto movimentata.

Ho inziato a realizzare un nuovo (ma vecchio) sogno, l'università! Mi sono iscritta a Scienze Motorie ed iniziato un cammino lungo almeno 3 anni che dovrebbe portarmi a fare ciò che mi piace. Ma è tutto in divenire, quindi per adesso pensiamo al qui e ora, il resto è poesia.

Ovviamente la mia scelta ha incasinato non poco le giornate, organizzativamente parlando deve essere tutto incastrato alla perfezione in modo che alle 20.30 Sara sia a letto, la tavola spreparata, le lavatrici stese e Ale sul divano, perchè io devo studiare!
Idem nei we, dalle 09.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 18.00 non ci sono per nulla e per nessuno.

Nel residuo di tempo devo:
  • Fare la spesa
  • Cucinare
  • Sistemare casa
  • Occuparmi di mia figlia (Scuola, pallavolo, amichette)
  • Occuparmi di Ale
  • lavorare
  • Prendere la Certificazione Spinning
  • dormire
Quel che resta fuori (amici,parenti, Sport) lo gestisco con il cellulare o togliendo ore al sonno.

Quanto reggerò? Non è dato sapere.

Ma mi rende felice.

Faticare per un Sogno che ho coltivato per tanto tempo mi da gioia. Tornare a casa sfinita, occuparmi di loro e poi, nel silenzio della sera ritrovarmi da sola, in cucina, con i libri mi da un senso di libertà infinita.
Ho l'enorme fortuna di avere accanto un uomo meraviglioso, che mia sostiene, mi appoggia, mi aiuta e capisce, comprende la stanchezza, la paura di non farcela e il nervosismo.

La mia seconoda vita è decisamente migliore della prima.

martedì 1 ottobre 2013

........

Non so nemmeno se ho voglia di scrivere qualcosa.

Sono ferma da due settimane e non accenno a migliorare, anzi!
 Stasera vedrò l'endocrinologo ma non posso certo sperare in una ricetta miracolosa. Di fatto sono a pezzi, prendo kg come caramelle ma la tiroide è a posto, non riesco a correre per più di 5 km senza sentirmi morire e l'umore...non parliamo dell'umore.

Cerco di concentrarmi su altro, sugli esami che dovrò sostenre a Febbraio, Biologia e Biochimica per partire col botto, sulla Certificazione di Istruttore SPinning, sul lavoro, mia figlia, Ale, gli amici...ma nulla riesce a distosgliermi da questo pensiero: cosa mi sta succedendo? Io non riesco ad accettare le cose senza capirle, posso anche essere fatalista, ma il disegno dietro lo devo vedere altrimenti divento matta, soprattutto e ancor di più quando si tratta di me, del mio corpo.

MI sto chiedendo se sono davvero fatta per lo sport, per la corsa in particolare, perchè il conto che mi stanno presentando i mesi di allenamento e dieta mi pare davvero troppo salato...

Per mesi mi sono sveglauta all'alba, io che sarei una dormigliona, per mesi ho rinunciato a dolci, pasta, pane pizza, cene con gli amici e feste, per restare in forma, per poter correre, per non vanificare i sacrifici, per mesi non ho saltato un solo allenamento, con il caldo o il freddo, la pioggia, la neve di febbraio, il vento, o l'afa, con l'allagamento di Aprile, la mattina di Pasqua, il giorno del mio compleanno, in vacanza...mi sono allenata sempre e con costanza, per vedere scarsi risultati e ora stare pure male senza motivo...

ok.

Basta

Chiudo sto post triste e attendo momenti migliori....

giovedì 19 settembre 2013

..E alla fine...

Sono svenuta.

Al 16° Km, come un sacco di patate.

Caduta

boom.

Ma andiamo con ordine.

Non stavo bene da settimane, da fine agosto avevo notato un aumento di peso non congruente con il mio stile di vita e soprattutto no mi sentivo per nulla in forma. Strani dolori dove non dovrei sentire nulla, gonfiori, umore ballerino...
Al test dei 18 km sembravo una pensionata con il cane, mi sono dovuta fermare infinite volte per concludere l'allenamento in un tempo che vergognoso è un complimento.

Provo a riposare ma niente, la settimana dopo sui 15 sempre peggio.

Prendo in mano la situazione, allenatore, medico, ginecologo, esami del sangue, visite e bla bla bla: scompenso ormonale, pare, sovrallenamento e chi più ne ha più ne metta.

Arrivo a Blogna consapevole del mio stato ma decido di provarci.

Sara stavolta andrà sola, può fare il tempone e non voglio rallentarla, per quanto mi riguarda i miei obiettivi sono saltati già da un po', arrivare in fondo sarebbe un successo.

Parto con il Peace Maker che ha il ritmo che PENSO di poter tenere, ben al di sotto della mia velocità solita. Sento subito le gambe molli, che non girano, ma tengo duro. Al settimo km mi rendo conto di non reggere il ritmo e rallento, guardando tristemente il palloncino di Alessio allontanarsi.
Ci provo, continuo, e non penso a nulla, ascolto la musica, provo a dare un'occhiata al centro di BOlogna che tutti dicono essere stupendo, corro ma mi sento sempre peggio, sempre più debole, nonostante il più che abbondante carico di carboidraiti della sera prima. Al decimo km mi fermo a bere, sono esausta. Mi viene da piangere,
In qualche modo arrivo al 15, mi sembra di barcollare, mi fermo ancora a bere al ristoro, riparto e dopo tre metri vomito l'integratore.

Penso che il peggio sia passato e riprendo a correre (???? correre... insomma...), vedo in lontanza la bandiera dei 16 e penso che altri 5 km non li posso fare così, devo camminare devo camminare devo camminare, rallento, inizio a camminare e a vedere puntini neri davanti agli occhi... poi più nulla...
Mi ritrovo a terra, due signori attorno a me che cercano di sollevarmi, mi ripredno un po'..che cazz è successo?? svenuta?? IO??? che manco in gravidanza mi è successo?? Ma porc...

Capisco che la mia gara è finita, continuare sarebbe un'assurda agonia e io nonc e la faccio più. Sono vicina alla Piazza, 500 m tagliando per un vicolo, mi avvio, triste, delusa e spaventata, trovo Ale ad attendermi, come sempre, mi abbraccia spaventato e io mi sento di nuovo al sicuro.

Cosa mi stai succedendo ancora non lo so, sto cercando di capirlo.

Di certo il mio corpo mi ha lanciato evidenti segnali, qualcosa non sta funzionando come dovrebbe e bisogna ristabilire l'equilibrio.

Ora sono ferma, sto pensando, riposando, studiando...

Non so se tornerò a correre,non so cosa farò domani, ora voglio solo dare un nome a questa infinita stanchezza che sento e che sembra non voler passare....

lunedì 5 agosto 2013

The Show...

Sabato ho corso benissimo.
Non più veloce, ma benissimo.
17 Km corsi ad andatura costante, la mia, ma senza patire, sentendo le gambe ben presenti e solide, sono riuscita anche ad aumentare negli ultimi 3 km, chiudendo in progressione.

Non so se sia stato l'etto di pasta al tonno della sera prima, o gli aminoacidi e la carnitina che sto prendendo, o semplicemnete se sia stata una giornata dritta, ma tant'è :)
La mazzata vera è arrivata ieri quando, per festeggiare il nostro anniversario abbiamo deciso di fare una luuuuuuunga camminata sul Monte Baldo, 3 ore sotto il sole cocente su salita decisamente impervia.

Mi mancava la montagna, ormai non arrampico più da quasi 3 anni e solo infilare gli scarponi mi ha fatto sentire a casa, a mio agio. Solcare sentieri con Ale poi è stato meraviglioso, sapere di poter condividire qualsiasi cosa con lui ha dato un senso profondo alla nostra festa.

Oggi sono divelta, ovviamente, e mentre guardo la mia lettera di dimissioni che fa bella mostra di sè sulla scrivania penso alle prossime settimane di vacanza e allenamenti, con il cuore decisamente più leggero.